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Corte Ue inserisce il BPA tra le sostanze estremamente preoccupanti
Le plastiche realizzate con BPA sono utilizzate per packaging alimentari, giochi per i bambini, prodotti in PVC, dispositivi medici e molto altro (Rinnovabili.it) La Corte di Giustizia Europea ha confermato linclusione del bisfenolo A, meglio conosciuto come BPA, tra le sostanze estremamente preoccupanti a causa delle sue proprietà come sostanza tossica per il sistema riproduttivo umano. Il BPA è una molecola largamente utilizzata nella sintetizzazione di una svariata gamma di plastiche: si trova allinterno dei rivestimenti di lattine e bottiglie, in un gran numero di contenitori e pacchetti alimentari, nei giochi per i bambini, ma anche in materiali da costruzione, dispositivi medici, ottici e odontoiatrici, e in quasi tutti i prodotti in policarbonato. Dubbi sullutilizzo del bisfenolo A e sui rischi per la salute umana sono rintracciabili fin dai primi anni 30 dello scorso secolo. Nel 2008, a seguito dellallarme lanciato da diversi studi che ipotizzavano una connessione tra lesposizione ai BPA e linsorgere di malattie del sistema riproduttivo maschile nei feti, lAutorità europea per la sicurezza alimentare (ECHA) ha avviato una revisione delle autorizzazioni alluso del BPA senza però incorrere in documentazione scientifica sufficiente da determinare rischi per la salute umana. LECHA ha ribadito la stessa posizione anche nelle revisioni del 2009, 2010, 2011 e 2015. Nel 2010, però, lUe metteva al bando i biberon contenenti bisfenolo A (divieto entrato in vigore solo lanno successivo). Il punto di svolta arriva a inizio gennaio 2017, quando lECHA inserisce il BPA tra le sostanze in lizza per leventuale inclusione nellelenco delle sostanze soggette ad autorizzazione di cui allarticolo 59, paragrafo 1, del regolamento REACH che raccoglie le sostanze estremamente preoccupanti per la salute umana. La sentenza della Corte di giustizia europea conferma liscrizione senza eccezioni del bifenolo A tra le sostanze pericolose per la salute umana. Lo stesso tribunale dovrà pronunciarsi entro il 20 settembre sulleventuale funzione di distruttore endocrino del BPA. >>Leggi anche Prodotti chimici, i governi europei sottostimano i danni sulla salute<< Secondo lo European Environment Bureau (EEB) è molto probabile che lUnione europea giunga a un bando totale del bifenolo A. Lassociazione non governativa, tuttavia, spinge per un divieto più ampio, che includa anche il bisfenolo S, una molecola con caratteristiche simili al BPA e ritenuto altrettanto pericoloso che potrebbe sostituire il bisfenolo A nella produzione di plastiche e policarbonati. I giorni del BPA sono finalmente contati ha commentato Tatiana Santos, portavoce di EEB Secondo la legge UE, dovrebbe essere gradualmente eliminato. La Commissione europea dovrebbe farne una sua priorità. Purtroppo però, sia che si tratti di BPA o di qualsiasi altra sostanza pericolosa ammesse sul mercato dallUE, le autorità sono troppo lente per impedire allindustria chimica di vendere le sostanze pressocché identiche non appena vengono limitate quelle pericolose. Non abbiamo dubbi che lindustria lo farà anche questa volta. Il settore ha perso la sua bussola morale quando ha scelto di spendere milioni combattendo la scienza sul BPA per mantenere alte le vendite. Lindustria deve essere riformata, così come necessita di riforma lapplicazione delle leggi Ue sulle sostanze chimiche. >>Leggi anche PFAS: rischio contaminazione per 19 milioni di americani. LItalia fissa limiti nazionali<<