7 maggio 2018 - 09:40 Direttiva nitrati, Ue: meno inquinamento ma necessari pi sforzi Acque (Documentazione Complementare) Parole chiave: Acque | Informazione | Agricoltura / Allevamento | Concimi / Fertilizzanti | Limiti / Soglie | Controlli Altri documenti con le stesse parole chiave Relazione Commissione Ue 4 maggio 2018 (04/05/2018) Le protezione delle acque da nitrati tra direttiva 91/676/Ce e Dlgs 152/2006 (04/05/2018) Lombardia, regole per Comunicazione 2017 effluenti allevamento (03/01/2017) Decreto direttoriale Lombardia 22 dicembre 2016, n. 13759 (02/01/2017) Dgr Lombardia 16 maggio 2016, n. X/5171 (20/05/2016) Direttiva Consiglio Ce 91/676/Cee (22/02/2010) Lombardia, linee guida su protezione acque da nitrati in zone non vulnerabili (21/07/2016) Dgr Lombardia 18 luglio 2016, n. X/5418 (21/07/2016) Secondo il nuovo report della Commissione Ue del 4/5/2018 sull'attuazione della direttiva 91/676/Cee, negli anni 2012-2015 si ridotto l'inquinamento idrico da nitrati ma occorre pi impegno da alcuni Stati. La relazione presentata dalla Commissione e basata sui dati forniti dagli Stati membri per il periodo 2012-2015 ha mostrato che l'applicazione della direttiva ha fatto conseguire buoni risultati nella riduzione dell'inquinamento delle acque superficiali e sotterranee provocato da nitrati provenienti da fonti agricole e ha portato allo sviluppo di buone pratiche agricole. In Italia la direttiva stata recepita col Dlgs 152/1999 poi trasfuso nel vigente Dlgs 152/2006. La relazione della Commissione, stilata ai sensi dell'articolo 11 della direttiva 91/676/Cee, ha evidenziato come i dati sulla concentrazione di nitrati mostrano che la qualit delle acque superficiali e sotterranee leggermente migliorata nel 2012-2015 rispetto al periodo di riferimento precedente (2008-2011). Allo stesso tempo, il report ha evidenziato come mentre in alcuni Stati i Programmi di tutela delle acque stanno producendo buoni risultati, in altri sono necessarie ulteriori azioni per ridurre e prevenire l'inquinamento. Per la Commissione nonostante alcuni progressi positivi, il sovraccarico di nutrienti derivante dall'agricoltura continua ad essere uno dei maggiori problemi per l'ambiente acquatico.