EdilPortaleAppalti, progettisti piĆ¹ tutelati con i Parametri obbligatori
10/05/2017 Stop al lavoro gratuito o sottopagato. Con la
pubblicazione del Decreto Correttivo (D.lgs. 56/2017) al Codice
Appalti (D.lgs. 50/2016), i progettisti ottengono più
tutele. Lutilizzo obbligatorio del Decreto Parametri renderà
i compensi più certi e le procedure di gara più
spedite. Le Stazioni Appaltanti dovranno sempre pagare i
progettisti per i servizi svolti e non potranno tirarsi indietro
nel caso in cui non ottengano i finanziamenti per le opere
progettate. Queste regole, lo ricordiamo, saranno operative dal 20
maggio 2017. Decreto Parametri obbligatorio Le Stazioni Appaltanti
dovranno obbligatoriamente rifarsi al Decreto Parametri (DM 17
giugno 2016) per calcolare gli importi da porre a base delle gare
di progettazione. Si tratta di una svolta che, oltre a tutelare i
professionisti, faciliterà le Stazioni Appaltanti
interessate a bandire gare per laffidamento dei servizi di
ingegneria e architettura. Il Codice Appalti approvato nel 2016
riteneva facoltativo luso del Decreto Parametri. In sostanza, le
Stazioni Appaltanti potevano decidere di utilizzarlo o di rifarsi
ad altri criteri, che dovevano comunque essere resi noti. Secondo i
professionisti, questa incertezza nella determinazione degli
importi, e quindi nella scelta della procedura per laffidamento dei
servizi di progettazione, ha penalizzato il mercato. Le
Amministrazioni, per timore di quantificare gli importi in modo
errato, e quindi di incorrere in procedimenti giudiziari, possono
aver ritardato o evitato la pubblicazione dei bandi. A favore
dellobbligatorietà del Decreto Parametri si era da subito
schierata anche lAutorità nazionale Anticorruzione (Anac).
Con le sue linee guida, lAnac si era schierata contro il Governo e
contro le norme del Codice. I progettisti hanno sempre diritto al
compenso Le Amministrazioni non avranno più scuse. Dovranno
pagare i professionisti che hanno svolto un servizio di
progettazione anche se lopera non viene più realizzata per
mancanza di fondi. In alcuni casi, se lAmministrazione non ha
ottenuto i finanziamenti necessari, i progetti sono rimasti su
carta e i progettisti che li hanno curati non hanno ricevuto nessun
compenso. Questi inconvenienti non saranno più ammessi.
Questo inconveniente potrebbe essere risolto anche grazie
allobbligo di mandare in gara il progetto esecutivo. Con una stima
precisa degli interventi e dei costi necessari, si limiteranno gli
imprevisti e i rischi che le opere non siano completate.
Analogamente, il Codice rinnovato non ammette scorciatoie sui
pagamenti. Nei contratti per laffidamento dei servizi di ingegneria
e architettura (non attinenti agli interventi sui beni culturali)
non si potranno infatti prevedere forme di sponsorizzazione o di
rimborso come corrispettivo.