alternativasostenibile.itLe materie prime del futuro alla mostra Exnovomaterials di Ecomondo 2016
Rappresentano il passo avanti nellindustria del riciclo, la svolta
già in atto che consentirà di ridefinire il concetto
stesso di materia prima. Sono i nuovi materiali che, grazie alla
sperimentazione e alle nuove tecnologie, realizzano il concetto
delleconomia circolare in una direzione rivoluzionaria per
lindustria e lambiente. La mostra EXNovoMaterials in the circular
economy, visitabile nella hall allingresso sud della Fiera di
Rimini durante ECOMONDO, le racconterà con modalità
scientifiche ma anche spettacolari nelledizione che celebra il
ventennale del salone internazionale. Nuove materie che cambieranno
il nostro modo di vivere sintetizza Roberto Coizet, curatore
dellesposizione realizzata in collaborazione con Centro Materia
Rinnovabile e Edizioni Ambiente. La terza sezione della mostra
(Spazio della Sperimentazione e Innovazione), accompagnerà
in un viaggio alla scoperta dei nuovi materiali realizzati da una
decina di start up del nostro Paese. Arriva dal Piemonte
Poliphenolia, realtà che crea e produce creme anti
invecchiamento utilizzando polifenoli estratti da bucce e semi di
uva al termine del processo di vinificazione. Tra i primi a
studiare i polifenoli in materiali per applicazioni mediche,
Poliphenolia applica la conoscenza sulle proprietà
biomediche dei polifenoli alla cosmetica Due giovani donne,
Antonella Bellina e Elisa Volpi, due professioniste della moda,
sono i volti dietro a DueDiLatte, marchio che utilizza tessuti
ricavati dal latte. Grazie atecniche di bio ingegneria è
possibile ricavare una fibra estremamente naturale, dalle
qualità uniche. I tessuti hanno infatti la caratteristica di
nutrire e idratare la pelle. T-shirt, maglie e maglioncini oltre al
look curano anche il corpo. Dalla plastica& alla
super-plastica: è quello che fa lazienda Werner & Mertz
che attraverso un particolare processo riesce a ottenere dalla
plastica una tipologia addirittura più resistente che viene
usata per produrre bottiglie per detersivi. Fertilana realizza
invece, utilizzando gli scarti della lana di pecora, un ottimo
fertilizzante adatto alla bioagricoltura. Mogu (in giapponese,
fungo) è il nome del progetto della Mycoplast, start up che
sfruttando gli scarti agricoli e alimentari, come la paglia di
riso, la segatura, i fondi del caffè e la buccia di pomodori
e patate, e trasformandoli in cibo per tipi particolari di funghi,
riesce ad ottenere un biomateriale leggero come il polistirolo e
biodegradabile, impermeabile e resistente alla fiamma, sostitutivo
delle terracotte. In Italia si consumano 13 miliardi di uova
allanno. E uninfinità di gusci, che nessuno usa. Tranne un
team di ricercatori, che ha trovato un metodo per calibrare gusci
duovo e argilla, ottenendo un nuovo cemento completamente
biocompatibile. Si tratta dei ricercatori di Calchéra San
Giorgio, Centro di Ricerca e Formulazione che studia e produce
materiali specifici per il restauro, il consolidamento strutturale
ed il risanamento di edifici di interesse storico culturale. GS4C
è la start up milanese che lavorando con il basalto e
trasformandolo in una fibra elastica propone una alternativa al
vetro resina, materiale usato per la costruzione delle barche a
vela non riciclabile a differenza del basalto. Si potrà
così in futuro evitare laffondamento delle imbarcazioni
arrivate a fine vita. Stone-brick, recuperando gli scarti della
lavorazione lapidea, ovvero il cosiddetto fango di segagione che
deriva dal taglio delle pietre, ottiene nuovo materiale per
ledilizia, sviluppato con una tecnologia innovativa. Dal tavolo
degli aperitivi allarredamento. E la nuova vita degli anacardi. I
ricercatori dellazienda triestina AEP Polymers, analizzandone il
guscio, sono riusciti a trasformarli in polimeri liquidi e schiume
adatti per lisolamento e larredo. Equipolymers ha scoperto il modo
per rendere eco-compatibili le bottiglie della Coca Cola. Grazie al
lavoro di ricercatori italiani si è riusciti ad ottenere un
riciclo della plastica P.E.T. tanto puro da poter essere utilizzato
come componente della bottiglia più celebre al mondo di cui
si producono circa 1 miliardo e 300 milioni anno di esemplari. Un
accordo con la multinazionale consentirà di inserire nelle
bottiglie una componente fino al 10% di nuovo materiale
biocompatibile. di Andrea Pietrarota