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La Cina sbarca su Slow Food
Il Paese entra nel movimento internazionale per la difesa della biodiversità. Expo sarà il primo banco di prova: in esposizione un centinaio di prodotto della tradizione Nutrire il pianeta non è solo il tema di Expo 2015. Nutrire il pianeta è la sfida che nei prossimi anni tutto il mondo si troverà ad affrontare. Per riuscire a portare avanti limpegno, però, è necessario che tutti i soggetti delleconomia globale diano il loro contributo. In questi giorni è stato probabilmente segnato un punto a favore verso questo importante obiettivo. La Cina, forse il paese guardato con più interesse per la sua capacità di determinare landamento del sistema alimentare mondiale, è entrata in Slow Food, il movimento internazionale per la difesa della biodiversità. Ed è nata Slow Food Great China. Il fallimento delle grandi operazioni di intervento sullambiente, una tra tutte il protocollo di Kyoto, ha dimostrato quanto sia difficile confrontarsi con istituzioni e grandi realtà produttive. Il modello alimentare mondiale è ancora controllato dalle multinazionali, di cui la Cina è uno dei più importanti detentori, che orientano i consumi, lopinione pubblica e, non da ultimo, le leggi. La strategia adottata fino a oggi non ha ottenuto grandi risultati, per questo forse è arrivato il momento di ribaltare il paradigma. Partire dal basso per arrivare a un obiettivo mondiale. È la strategia che ha sempre contraddistinto Slow Food, ed è la strategia che intende adottare anche in Cina, con la nascita di una rete fatta di persone e non di numeri, che si rivolga tanto alle istituzioni quanto ai consumatori. La neo presidente di Slow Food Great China, Qiao Ling, ha dichiarato di voler portare avanti fin da subito questo impegno in un paese con millenni di tradizione culinaria, dove dopo ventanni di sviluppo serrato e incontrollato si è cominciato finalmente ad interessarsi alla sostenibilità. La nostra grande nazione si basa sullagricoltura, ma allo stesso tempo lagricoltura è il nostro grande problema, ha spiegato Qiao Ling. Non bisogna tralasciare, inoltre, che nonostante limmagine del cibo cinese sia associata a unidea di bassa qualità, la cucina tradizionale, quella delle famiglie, è una cucina molto sana, perché poco ricca di grassi e basata sulle cotture veloci che mantengono intatte le qualità organolettiche dei cibi. LExpo sarà il primo grande banco di prova di Slow Food Great China. Saranno selezionati un centinaio di prodotti della tradizione, espressione della biodiversità da difendere, che verranno esposti nei padiglioni di Milano. Per far conoscere a tutto il mondo quanto di buono, pulito e giusto si può trovare in questo grande paese. Marco Bolasco 29 gennaio 2015