GiustiziaTributaria
Accertamento: gli sconti vanno considerati
L'accertamento dei maggiori ricavi deve essere diminuito degli sconti praticati. A stabilirlo è la sentenza 82/1/12 della Commissione Tributaria di primo grado di Trento. La vicenda riguarda un atto con cui l'Ufficio contestava alla società contribuente, che aveva come oggetto la vendita di articoli per lo sport, maggiori ricavi per due diverse annualità d'imposta, con altrettanti avvisi di accertamento; attraverso questi atti l'Ufficio rideterminava il reddito della società accertata attribuendo alla stessa l'applicazione di una percentuale di ricarico dell'80,32% sul costo del venduto, percentuale che veniva decurtata degli sconti applicati alla clientela, conteggiando però gli stessi sconti, in maniera percentuale, sul prezzo di vendita al netto dell'IVA anziché sullo stesso prezzo ma al lordo dell'IVA .  La Commissione sottolinea come l'accertamento da parte dell'Amministrazione Finanziaria dei maggiori ricavi, effettuato attraverso la maggiorazione del costo del venduto a mezzo delle percentuali di ricarico,  debba necessariamente essere diminuito degli sconti applicati alla clientela, sconti però che devono essere ottenuti percentualmente dal prezzo di vendita al pubblico comprensivo dell'IVA e, per tale ragione, rileva l'erroneità dei calcoli operati dall'Ufficio e la conseguente parziale illegittimità della pretesa.