eea.europa.euL'inquinamento atmosferico provoca ancora danni alla salute in Europa — Agenzia europea dell'ambiente (AEA)
Il rapporto "La qualità dell'aria in Europa rapporto 2013",
rappresenta il contributo dell'AEA al riesame della politica per la
qualità dell'aria effettuato dalla Commissione europea e
all'"anno dell'aria" dellUE. Il trasporto su strada, l'industria,
l'agricoltura e il settore residenziale contribuiscono
all'inquinamento atmosferico in Europa. Nonostante la riduzione
delle emissionsi e delle concentrazioni di alcuni inquinanti in
atmosfera osservata negli ultimi decenni, il rapporto dimostra che
il problema dell'inquinamento atmosferico in Europa è lungi
dall'essere risolto. In particolare, due sostanze inquinanti, il
particolato e l'ozono troposferico, continuano a causare problemi
respiratori, malattie cardiovascolari e una minore aspettativa di
vita. Nuovi dati scientifici indicano che la salute umana
può essere compromessa da concentrazioni di sostanze
inquinanti inferiori a quanto si pensava in passato. Hans
Bruyninckx, direttore esecutivo dell'AEA, afferma: "L'inquinamento
atmosferico sta causando danni alla salute umana e agli ecosistemi.
Un'ampia parte della popolazione non vive in un ambiente sano
secondo gli standard attuali. Per avviare un percorso che porti
alla sostenibilità, l'Europa deve essere ambiziosa e rendere
più severa l'attuale normativa". Il commissario all'Ambiente
Janez Potonik aggiunge: "Per molte persone la qualità
dell'aria costituisce una della maggiori preoccupazioni. Gli studi
dimostrano che un'ampia maggioranza dei cittadini è
consapevole dell'impatto della qualità dell'aria sulla
salute e chiede alle istituzioni di intervenire a livello europeo,
nazionale e locale, anche in tempi di austerità e
difficoltà. Sono pronto a dare una risposta a queste
preoccupazioni attraverso il prossimo Riesame della qualità
dell'aria della Commissione Tra il 2009 e il 2011, fino al 96 %
degli abitanti delle città è stato esposto a
concentrazioni di particolato fine (PM 2.5) superiori ai limiti
delle linee guida dell'OMS e fino al 98 % è stato esposto a
livelli di ozono (O3) superiori alle linee guida dell'OMS. Un
numero inferiore di cittadini UE e stato esposto a concentrazioni
di PM2.5 e O3 superiori ai limiti o agli obiettivi stabiliti dalla
legislazione UE. Tali limiti o obiettivi UE in alcuni casi sono
meno severi rispetto alle rispettive OMS. Cfr. i dati dell'AEA
sull'esposizione nella UE. Ma il problema non riguarda solo le
città. Secondo il rapporto anche alcune aree rurali sono
caratterizzate da livelli significativi di inquinamento
atmosferico. Un confronto tra le nazione Europee è
disponibile nelle schede nazionali allegate al rapporto. Sono molte
le storie di successo nella riduzione delle emissioni di inquinanti
atmosferici; ad esempio, le emissioni di diossido di zolfo (SO2)
delle centrali elettriche, dell'industria e del trasporto sono
state ridotte negli ultimi dieci anni, comportando una riduzione
dell'esposizione. La progressiva eliminazione del piombo,
inquinante ritenuto responsabile di problemi dello sviluppo
neurologico, dalla benzina ha determinato una riduzione delle
concentrazioni di piombo in atmosfera. Eutrofizzazione Oltre alle
preoccupazioni di natura sanitaria, il rapporto analizza i problemi
ambientali legati allinquinamento atmosferico, come
l'eutrofizzazione, un processo che avviene quando una
quantità eccessiva di azoto danneggia gli ecosistemi,
mettendo a rischio la biodiversità. L'eutrofizzazione
è ancora un problema molto diffuso che riguarda la maggior
parte degli ecosistemi europei. Nellultimo decennio, le emissioni
di alcuni inquinanti a base di azoto sono diminuite. Ad esempio le
emissioni di ossidi di azoto e di ammoniaca sono scese del 27% e
del 7% rispettivamente rispetto al 2002. Tuttavia, le emissioni non
sono state ridotte quanto previsto e otto Stati membri dell'UE
violano i limiti massimi consentiti un anno dopo la scadenza del
termine per conformarsi. Per fare fronte all'eutrofizzazione,
è necessario introdurre nuove misure volte alla riduzione
delle emissioni di azoto.